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Vasculiti, due farmaci sostituiscono luso di steroidi evitandone i pesanti effetti collaterali Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Sono farmaci antinfiammatori utilizzati nelle forme moderate della malattia di Crohn, per il mantenimento della remissione dopo un attacco acuto isolato. Mentre la sulfasalazina è indicata quando la malattia colpisce il colon, la mesalazina può essere prescritta indipendentemente dalla sede d’infiammazione. Poiché per esercitare la propria azione antinfiammatoria la mesalazina deve entrare in contatto diretto con la parete intestinale, il farmaco è formulato in modo tale che la maggior parte sia rilasciata nell’ileo o nel colon. Da un punto di vista della tollerabilità la sulfasalazina provoca effetti collaterali in circa la metà dei pazienti trattati, mentre la mesalazina è associata ad una minor incidenza di effetti collaterali.

Farmaci biologiciL’infliximab è il primo farmaco biologico approvato per il trattamento della malattia di Crohn (1998). E’ un anticorpo monoclonale diretto contro il fattore di necrosi tumorale alfa (TNFalfa o Tumor Necrosi Factor alpha). IL TNFalfa è una citochina con un ruolo centrale nella formazione del danno tissutale associato alla malattia di Crohn.

Malattia di Chron: nei bambini nutrizione enterale efficace come gli steroidi

Pur garantendo l’esattezza e il rigore scientifico delle informazioni, Aimac declina ogni responsabilità con riferimento alle indicazioni fornite sui trattamenti, ricordando a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante. Se dovete assumere gli steroidi a casa vi sarà consegnata un’apposita scheda, che dovrete portare sempre con voi in modo che, in caso di emergenza, il medico sappia che assumete farmaci steroidei. Se, invece, gli steroidi vi sono somministrati per prevenire la nausea e/o il vomito (antiemetici), la scheda non vi sarà consegnata.

Come si riconosce una persona che fa uso di steroidi?

  1. Un rapido incremento di massa e forza, sproporzionato rispetto al tempo in questo incremento avviene.
  2. Una pelle asciutta, tirata e molto sottile, con vene ben visibili, soprattutto nella zona del pube, delle braccia e del collo.
  3. L'aumento del tono della mammella maschile e della mascella, sia nell'uomo che nella donna.

Nei pazienti con malattia di Crohn localizzata al colon la terapia iniziale prevede sempre l’uso dei corticosteroidi sistemici, sostituiti in seconda battuta dalle tiopurine (azatioprina, 6-mercaptopurina) o dagli anti TNFalfa. Nei pazienti che non rispondono agli anti TNFalfa può essere somministrato il farmaco vedolizumab. I corticosteroidi non sono raccomandati nella terapia di mantenimento della remissione specialmente sul lungo periodo (European Crohn’s and Colitis Organisation, 2017). Un altro approccio oggetto d’indagine è quello di rendere più efficienti i meccanismi fisiologici che regolano in senso inibitorio l’infiammazione.

Asma pediatrico, dupilumab, normalizzato in base al peso corporeo, efficace su biomarcatori di tipo 2

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Queste sostanze, studiate per la terapia delle patologie che determinano la degenerazione dei muscoli, somministrate ad un atleta consentirebbero risultati altrimenti impensabili; le conseguenze di un uso non clinico, però, potrebbero essere devastanti. Dal punto di vista medico gli anabolizzanti (steroidi anabolizzanti) sono utilizzati per curare gli uomini che non producono abbastanza testosterone (ipogonadismo), in determinati tipi di anemia e in alcune forme di deperimento cronico dei muscoli. Possono essere usati anche per curare alcuni tipi di cancro al seno.Data la loro potenziale pericolosità e la presenza di numerose controindicazioni, il loro utilizzo deve avvenire unicamente a seguito di prescrizione del medico e sotto il suo controllo. Sono anabolizzanti (steroidi anabolizzanti androgeni) il mesterolone, l’ossandrolone, l’ossimetolone, lo stanozololo.

Steroidi

La ricerca ha dimostrato che alcuni sono efficaci come terapia antitumorale giacché distruggono le cellule neoplastiche e possono potenziare l’azione della chemioterapia. Si utilizzano soprattutto per il trattamento della leucemia linfatica cronica e acuta, del linfoma di Hodgkin e non Hodgkin, del mieloma multiplo, del carcinoma della mammella e della prostata. C’è però da sottolineare che la maggior parte dei dati sugli effetti a lungo termine degli steroidi anabolizzanti nell’uomo proviene da casi clinici, non da studi epidemiologici. Numerose sono oggi le
nuove molecole in corso di studio per la terapia del LES che derivano direttamente dai
grandi progressi compiuti della biologia molecolare nella individuazione dei meccanismi
alla base di questa malattia.

Cosa fanno gli steroidi alle donne?

Nelle femmine, gli steroidi anabolizzanti causano la mascolinizzazione. In particolare, le dimensioni del seno e il grasso corporeo diminuiscono, la pelle diventa più ruvida e la voce più profonda. Le donne possono sperimentare una crescita eccessiva di peli sul corpo ma perdono i capelli.

Le terapie dell’attacco si usano in presenza di ricadute e si basano sull’uso dei farmaci steroidei (cortisonici), in particolare del metilprednisolone, sfruttandone l’effetto antinfiammatorio. Numerosi studi clinici hanno dimostrato che gli steroidi abbreviano la durata dell’attacco, riducendone anche la gravità, sebbene la risposta al cortisonico sia variabile da individuo ad https://testosteroneacquistare.com/ individuo e da ricaduta a ricaduta. Gli steroidi anabolizzanti androgeni (AAS) sono derivati sintetici del testosterone originariamente sviluppati per scopi clinici, ma spesso assunti come droghe d’abuso. L’Agenzia mondiale antidoping (WADA, dall’inglese World Anti-Doping Agency) pubblica una lista costantemente aggiornata delle sostanze il cui impiego è considerato doping.

Se necessario, la sindrome di Nelson può essere trattata con radioterapia o asportazione chirurgica dell’ipofisi. I tumori all’esterno dell’ipofisi e delle ghiandole surrenali e che secernono ormoni in eccesso sono in genere rimossi chirurgicamente. I farmaci possono essere assunti per via orale, iniettati per via intramuscolare o applicati sulla cute in forma di gel o cerotto. I danni fatali che possono svilupparsi dopo anni di abusi (infarto, ictus) sono spesso mediati dall’ipertensione, la formazione di ateromi (la loro ulcerazione da luogo ad un trombo), la cardiomegalia e l’ipertrofia ventricolare, tutte indotte da elevata esposizione (tempo x durata) di AAS e talvolta GH e Beta-agonisti.

Cosa succede se si smette con gli steroidi?

Smettere di assumere steroidi non è una buon idea, poiché può innescare cambiamenti d'umore, affaticamento, inquietudine, dolori muscolari e depressione; inoltre può abbattere la libido.

Sulla base dei risultati dei controlli antidoping effettuati e raccolti in un report pubblicato con cadenza semestrale sul sito del Ministero della Salute, è possibile osservare come proprio tra gli atleti non professionisti l’utilizzo illecito di anabolizzanti sia alquanto diffuso. L’utilizzo di anabolizzanti a scopo di doping può comportare la comparsa di seri effetti indesiderati (effetti collaterali) e di rischi per la salute nonché indurre forme di dipendenza (leggi la Bufala). A tal proposito il nandrolone, uno steroide anabolizzante il cui uso è vietato per doping, a causa degli effetti psichici che provoca e della sua capacità di indurre dipendenza è stato inserito anche nella lista delle sostanze stupefacenti e psicotrope soggette alla vigilanza e al controllo del Ministero della Salute. Alcuni farmaci, come il metirapone o il ketoconazolo, possono abbassare i livelli di cortisolo ed essere utilizzati in attesa di un trattamento più definitivo, come quello chirurgico.

Steroidi anabolizzanti

A volte, si sviluppa un tumore benigno (adenoma) nelle ghiandole surrenali, stimolando un’eccessiva produzione di corticosteroidi. Gli adenomi surrenalici sono molto comuni; circa il 10% della popolazione generale ne è affetta intorno ai 70 anni di età. I tumori maligni delle ghiandole surrenali sono molto rari, ma alcuni di loro producono anche ormoni in eccesso.

In questa patologia, le ghiandole surrenali sono iperattive a causa dell’eccessiva stimolazione da parte dell’ipofisi e non a causa di anomalie delle ghiandole surrenali. La malattia di Cushing viene diagnosticata con esami del sangue, oppure a volte con esami delle urine e della saliva. Possono essere eseguiti degli esami di diagnostica per immagini, come una risonanza magnetica per immagini (RMI) o una tomografia computerizzata (TC) dell’area ipofisaria.

Dopo l’infliximab sono stati autorizzati altri farmaci biologici anti TNFalfa (adalimumab, certolizumab pegol e golimumab) efficaci nelle malattie infiammatorie croniche intestinali che rispetto al capostipote rappresentano un passo in avanti per la modalità di somministrazione e per il minor rischio di reazioni allergiche. Di questi, adalimumab e la combinazione infliximab più azatioprima sembrano le terapie più efficaci nell’indurre e mantenere la remissione in pazienti con malattia di Crohn (Hazlewood et al., 2015). I farmaci biologici consentono di ottenere la remissione clinica e la guarigione mucosale in circa il 30-50% dei pazienti e la remissione libera da steroidi nel 20-30% dei pazienti (Pallone, Calabrese, 2016).

Cosa succede con un ciclo di steroidi?

La mancanza di libido e la disfunzione erettile sono conseguenze molto diffuse quando si entra ed esce dai cicli steroidei. Mentre all'inizio il desiderio sessuale e le erezioni sembrano essere molto forti e prolungate, nel tempo la libido e le capacità di mantenere un'erezione sono sempre più ridotte.